Non uscire dalla propria comfort-zone è davvero un limite alla propria crescita?
È davvero un ostacolo alla voglia di imbattersi in nuove esperienze?
No, non sempre è così.
Anzi, alle volte voler uscire a tutti i costi dalla comfort-zone può causare stress e può farci imbattere nel fallimento (e da lì nella tristezza).
È possibile, quindi, evolversi e crescere anche rimanendo nel proprio spazio sicuro. Sarà lì, in quella zona in cui ci sentiamo a nostro agio, che troveremo le risorse e le energie per continuare a crescere.
Occorre, quindi, saper mettersi a proprio agio. Solo così si potrà migliorare la qualità della propria vita.
“La vera evoluzione inizia, si sviluppa e rimane nella zona di comfort che evolve con te”
spiega nel suo volume “La vita inizia nella comfort zone” (Dario Flaccovio Editore) Emilio Gerboni, psicologo-psicoterapeuta e trainer-coach. Nel libro propone la strategia Quietmood che permette di raggiungere uno stile di vita comodo, perfettamente calzante con le proprie caratteristiche, per liberarsi dell’angoscia della prestazione.
“Per andare oltre i tuoi limiti attuali non è necessario uscire dalla tua zona di comfort, ma bensì l’opposto: entrarci, coltivarla ed espanderla”.
Come?
Ecco alcuni passi che possiamo fare, alcune strategie da seguire per vivere bene nella comfort-zone e per poterla, di conseguenza, far evolvere ed espandere con noi.
- Rimani dove sei
“Non cambiare partner, non cambiare lavoro, non cambiare il tuo corpo, non cambiare amicizie, non cambiare città, non cambiare nazione. Ti dico questo perché queste situazioni cambieranno da sole. Lascia che sia il mondo intorno a te a riflettere il tuo cambiamento interiore”. - Il principio del piacere
“Intendiamo il piacere come capacità di apprezzare il tuo sentire attraverso i sensi e il corpo in connessione con la tua mente. È importante coltivarlo e inserirlo nelle nostre vite.
Spesso il piacere viene inteso in maniera negativa, errata, confondendolo con il piacere tossico, quindi con stati non propriamente sani.
Il piacere sano, invece, riempie e soddisfa, basta a sé stesso”. - Il principio dell’essere
“La modalità dell’essere non implica il non avere nulla, ma instaurare un rapporto diverso con le cose del mondo, che diventano funzionali all’espressione della vitalità e delle nostre facoltà più elevate in modo libero e indipendente, non richiedendo maschere da indossare come identità fittizie a cui appoggiarsi ma attraverso cui, al limite, poter dare forma alla comunicazione condivisa.
Se dico “ho un matrimonio felice” è diverso da “sono felicemente sposato”.
Non è possibile non avere oggetti per vivere, ma il rapporto con gli oggetti fondato sull’essere è legato ad una funzionalità d’uso e non di possesso. I figli ad esempio non si possiedono, eppure nel linguaggio, e purtroppo non solo, vengono considerati come possedimenti. La gelosia e l’invidia sono frutto della modalità dell’avere, così come la paura di perdere il controllo”. - Il principio della sensibilità
“Il principio della sensibilità afferma che, mano a mano che acuisci i tuoi sensi e la tua percezione, acquisisci chiarezza e la chiarezza acquisita ti dona coraggio.
Con il coraggio agirai in modo da incrementare ulteriormente la tua chiarezza.
Aumentare la propria sensibilità implica la riduzione delle interferenze che impediscono di ascoltare la nostra voce e di seguire le nostre intuizioni.
Le interferenze sono generate dalle voci degli altri che ti allontanano da te stesso, che ti impediscono di fare affidamento sulla tua testa. Fidarsi di sé è requisito ed effetto dell’incremento della propria sensibilità”. - Il principio della gradualità
“Ogni cosa viene raggiunta con gradualità. Non esiste in natura qualcosa che passa da niente a tutto. Eppure, le persone cercano il miracolo, che altro non è che l’idea di trasformarsi in un unico atto, passando da ciò che si era a ciò che si vorrebbe diventare o ottenere materialmente in un sol colpo il risultato che si spera.
Questo approccio ci rende ciechi ai risultati che quotidianamente raggiungiamo e provoca quella sensazione di frustrazione, di insoddisfazione e inconcludenza che molte persone sperimentano a fine giornata e che li accompagna costantemente”.
L’autore
Emilio Gerboni è psicologo-psicoterapeuta e trainer-coach. Direttore del centro Quietmood con sede a Bologna, dirige la collana Binario – Libri per evolversi di Dario Flaccovio editore. Specializzato in terapia breve strategica, ipnosi ericksoniana, EMDR, schema therapy, psicoterapia evolutiva.
Il libro
La vita inizia nella comfort zone – Realizza quello che vuoi nel modo più comodo e naturale per te
Dario Flaccovio Editore
di Emilio Gerboni
352 pagine, isbn 9788857913964
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