L’abbronzatura, da sempre simbolo di vitalità e benessere, è molto più di un semplice colore cutaneo estivo. Si tratta di un processo biologico complesso, che coinvolge melanociti, stress ossidativo, barriera cutanea e risposta immunitaria. E oggi sappiamo che la qualità della pelle e la risposta ai raggi UV possono essere modulate a partire dalla tavola.
Non si tratta solo di “mangiare sano”: si tratta di scegliere nutrienti in grado di agire sull’epidermide, sul derma e sull’equilibrio redox dell’intero organismo. Una strategia che trova solide basi nella letteratura scientifica dove alimenti funzionali e fitonutrienti sono considerati parte integrante di ogni protocollo.
“Preparare la pelle al sole non significa solo scegliere la crema giusta: significa nutrire i tessuti con intelligenza metabolica partendo già dai mesi precedenti: non si tratta solo quindi di mangiare carote come si diceva un tempo, ma di mettere in pratica strategie sinergiche per un approccio in & out” spiega la nutrizionista biologa Sara Valente, autrice di “Nutriestetica” (Edizioni Lswr).
La pelle si prepara, si difende e si colora con i giusti nutrienti. Ecco quali sono
- Carotenoidi: il pigmento della protezione
I carotenoidi (β-carotene, licopene, luteina) non solo conferiscono pigmentazione alla cute, ma agiscono da scavenger dei radicali liberi generati dai raggi UV solari. Studi clinici mostrano che un’assunzione quotidiana di 20–30 mg di β-carotene per almeno 10 settimane può ridurre significativamente l’eritema solare. Fonti eccellenti sono carote, zucca, mango, melone.
Polifenoli tropicali: antinfiammatori naturali
Frutti ancora poco conosciuti in Europa come açaí, camu-camu, o ancora come guaranà e acerola, sono veri fitocomplessi dermoattivi. Ricchi di polifenoli, vitamina C e antociani, contengono molecole sinergiche in grado di ridurre l’infiammazione sistemica e cutanea, migliorando la microcircolazione e potenziano la risposta antiossidante endogena. Grazie alle loro proprietà possono essere abbinati a integratori nutricosmetici o protocolli estetici sinergici (radiofrequenza, luce pulsata…).
Vitamina C ed E: il duo che protegge il collagene
La vitamina C è essenziale per la sintesi del collagene e agisce in sinergia con la vitamina E per bloccare i radicali liberi fotoindotti. Questa combinazione riduce la degradazione di elastina, mantiene la pelle compatta e previene le discromie tipiche del fotoaging. Kiwi, peperoni, agrumi e frutta rossa non devono mancare nei mesi estivi, associati alla giusta integrazione: peptidi di collagene, vitamina C liposomiale e silicio organico rappresentano una solida base di integrazione per supportare l’alimentazione.
Acidi grassi essenziali: barriera lipidica e idratazione
EPA e DHA, oltre a sostenere il microbiota intestinale e cutaneo e la sua funzione immunitaria, mantengono fluida la membrana cellulare cutanea, favorendo idratazione e resilienza contro la disidratazione solare. Le fonti migliori sono pesce azzurro, alghe, olio di lino e di canapa.
Cosa fare prima, durante e dopo
L’abbronzatura duratura, luminosa e sana non inizia in spiaggia, ma in cucina. Una pelle che si colora bene è una pelle protetta, antiossidata e nutrita, in equilibrio tra ormoni, stress ossidativo e metabolismo intestinale. La Nutriestetica, in questo senso, rappresenta un ponte tra prevenzione e bellezza, tra benessere cellulare e armonia visiva. E il sole, se rispettato, può diventare un alleato della pelle, non un nemico da temere.
“Il Metodo Nutriestetica propone una strategia su tre livelli, che suggeriamo se l’obiettivo è prendersi cura della salute della pelle prima, durante e dopo l’esposizione al sole” spiega Sara Valente:
1) Prima: carico di carotenoidi, omega-3 e antiossidanti
2) Durante: idratazione + alimenti ricchi di flavonoidi e minerali
3) Dopo: supporto epatico e cutaneo per ripristinare l’equilibrio redox
Abbronzatura e microbiota: una connessione emergente
Le ultime ricerche suggeriscono che anche il microbiota intestinale può influenzare la qualità della pelle e la risposta infiammatoria ai raggi UV.
Un microbiota in equilibrio (eubiosi) regola l’immunità cutanea, migliora la sintesi di SCFA e modula il rilascio di istamina, spesso coinvolta in rush o reazioni solari. Ecco perché fibre, prebiotici naturali (topinambur, porro, cicoria) e fermentati (es. kefir, kombucha) sono un tassello strategico nel “programma solare” per quegli intestini che lo permettono: perché bisogna ricordare sempre che la nutrizione è personalizzata e la composizione del microbiota intestinale può fare la differenza sotto diversi aspetti, soprattutto quando parliamo di salute e di estetica.
L’autrice
Sara Valente è biologa nutrizionista, fondatrice e docente del metodo Nutriestetica ®, esperta in Nutrizione per inestetismi corporei e per squilibri ormonali, che tratta con strategie nutrizionali integrate ai percorsi di medicina estetica e anti-aging, e ai percorsi ginecologici ed endocrinologici.
Da anni si occupa di nutrizione estetica, con particolare attenzione a diete per inestetismi corporei e preparazione alla chirurgia estetica, in associazione a percorsi di estetica avanzata e di medicina estetica.
È autrice di Dea Mater: nutrire la fertilità femminile – PCOS e Dea Mater: nutrire la fertilità femminile – Endometriosi.
È docente di formazione per diverse scuole di formazione professionale sanitaria e ha partecipato come docente al Corso di Perfezionamento Universitario in Diete e Terapie Nutrizionali Nutriketo (Università di Salerno), sul ruolo della dieta chetogenica nell’endometriosi. Dal 2023, forma professionisti sanitari con il Metodo Nutriestetica®, portando informazioni scientifiche sulla nutrizione e la risoluzione degli inestetismi alla radice.
Il libro
Nutriestetica
La bellezza attraverso la cura nutrizionale
di Sara Valente
In collaborazione con il dott. Enrico Bevacqua
Prefazione della dott.ssa Serena Missori
Edizioni Lswr
Febbraio 2025, 24.90 euro, 248 pagine a colori
Isbn 9791254912010
Per sfogliare l’estratto o per saperne di più
https://www.edizionilswr.it/nutriestetica.html